martedì 24 aprile 2012

Vedi Napoli e poi muori

Napoli.
Perché vedi Napoli e poi muori? Ho esordito così con una signora su di un autobus. Perché dopo aver visto tanta bellezza puoi anche morire. Racconta: Dio, una volta finito il mondo ed il cielo, rimase con un pugno di stelle in mano. Visto che il cielo era già pieno, decise di metterle sulla terra. Così le lanciò e, pensando di distribuirle in modo uniforme, non guardò dove andavano a cadere. Finirono tutte insieme sul bordo del mare. Ecco Napoli. La città delle stelle. Poi, racconta, le persone sono riuscite a sciupare tutto ciò che Dio, per sbaglio, aveva creato. Ma, come si sa, il tocco di Dio non può essere cancellato dalla faccia della terra. Infatti parlando con le persone ed entrando nel loro cuore, guardando le strade ed ogni minuscolo particolare ed ogni dettaglio di ogni struttura, mangiando i cibi e sentendo la sinfonia della città, non rumori che portano confusione, ma una fantastica partitura, che l'uomo non si accorge neanche di comporre, con un orecchio attento e uno sguardo ancora acuto, si riescono ancora a trovare quelle stelle che Dio, per sbaglio, aveva gettato.

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