sabato 7 aprile 2012

Piccoli brani tratti per chiarimenti a chi non sa e a chi sa.



"The Dark Side of the Moon" viene pubblicato il 24 marzo 1973 e verrà considerato da gran parte della critica come l'insuperato capolavoro musicale dei Pink Floyd. Cio e' vero solo in parte: il fatto che in esso vengano riunite, impareggiabilmente, tutte le contraddizioni ideologiche e simboliche di Waters non giustifica appieno tale titolo. Volendo staccare i piedi dalla Luna e riposandoli sulla Terra, l'album è e verrà sempre considerato un superbo, inarrivabile rivoluzionario prodotto (nel caso lo intendessimo da un punto di vista strettamente "cerebral-onirico", "sonico/concettuale"), ma al contempo appena discreto nel caso lo riducessimo allo "scheletro", annientandone, cioè, il corpo sonoro e portando alla ribalta le non del tutto ispirate tracce, a cominciare dall'insipida "Money", per poi passare attraverso i trucchi (talvolta ruffiani, talvolta "streganti' le nostre menti, in perenne cerca di .... "cibo lisergico") di "Speak To Me" e "On The Run", perfette comunque nel rendere lo stato di ansia del nostro protagonista, riuscendo a fondere, tra rumori e soluzioni sonore d'avanguardia, momenti di alto contenuto sonico-spaziale, ponendo le coordinate su cui si poggia il pensiero pessimista di un Waters alquanto disorientato, autentico ambasciatore del tema dell'incomunicabilità, di cui "The Dark Side" risulta un compiuto, drammatico spaccato. 


Ogni lato del disco costituisce un'opera musicale continua. Le cinque tracce di ognuno dei due lati rappresentano vari stadi della vita umana. L'album comincia e termina con un suono di battiti cardiaci, esplorando la natura dell'esperienza dell'essere umano e, secondo Waters, «l'empatia».





1-2
[2] Speak to Me e Breathe insieme pongono un accento sugli elementi mondani e futili della vita, che accompagnano la sempre presente minaccia della pazzia, e l'importanza per ognuno di vivere la propria esistenza - «Non temere di preoccuparti».
3
[35] Spostando la scena in un aeroporto, la strumentale On the Run lo stress e l'ansia provocati dal settore moderno dei trasporti , con particolare riferimento alla paura di volare di Wright.
4
[36] Time tratta del modo in cui il passaggio del tempo può controllare la vita di un individuo e ammonisce con veemenza coloro che sprecano tempo prezioso focalizzandosi sugli aspetti più mondani della vita. A questa traccia segue il tema del ritiro in solitudine e il rifugio nella canzone Breathe (Reprise).
5
La prima parte termina conThe Great Gig in the Sky, profonda metafora della morte.[17] La prima traccia del lato B, Money, si prende gioco dell'avarizia e del consumismo, con un testo ironico ed effetti sonori relazionati alla ricchezza, aprendosi con il suono di un registratore di cassa e il rumore di monete sonanti. 
5
Money è stata la canzone di maggior successo commerciale dell'album e da allora è stata riproposta da molti gruppi musicali.
6
[37] Us and Them parla dell'etnocentrismo, del confronto e dell'uso di semplici dicotomie per descrivere le relazioni personali. 
7
Any Colour You Like si puo pensare che si riferisca a
§   un'allegoria: la luce, intesa come la realtà del mondo in cui l'uomo moderno vive, con i Pink Floyd che, in funzione di prisma, scindono la realtà stessa in diversi capitoli, ciascuno corrispondente ad una canzone dell'album.
§  una domanda rivolta all'ascoltatore a cui viene chiesto: <<Quale canzone gradisci di più?>>

8
Brain Damage tratta della malattia mentale come risultato del porre la fama e il successo in cima alla lista delle necessità di un individuo.
9
The Dark Side of the Moon termina con Eclipse, che espone i concetti di alterità e unità, mentre forza l'ascoltatore a riconoscere le caratteristiche comuni a tutti gli esseri umani.
Il testo del brano riassume con una metafora tutto il concept mostra. In poche parole il testo dice: 'Tutto ciò che fai, tutto ciò che ti circonda sotto il Sole è in sintonia, ma il Sole è eclissato dalla Luna.'

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