sabato 12 maggio 2012

Twitter?


La rapidità di informazione è spesso accompagnata dalla facilità nel dimenticare le informazioni acquisite.L’aspetto didascalico si sta annullando nei nostri giornali, figuriamoci nei tg e sul web, dove la velocità ha la meglio sul concetto. Non credo che la vita sarebbe più facile se SAPESSIMO tutto, ma lo sarebbe se CAPISSIMO le poche cose che sappiamo. Come si ha il distacco della scuola dagli studenti, che non capiscono il perchè di quelle informazioni, e si annoiano sui banchi, così dai mass media rapidi veniamo sommersi di news dell’ultimo secondo, senza che ci venga spiegato nel profondo cosa vuol dire e cosa comporta un determinato fatto. Conoscere ogni notizia non vale più se non c’è qualcuno che, in modo manifestamente parziale o imparziale, spieghi a noi, bambini a scuola di taluni argomenti, il significato di ciò.Ed è forse proprio questo il problema: non si ha più nessuno che ci spieghi e in qualche modo quindi ci porti ad (in)formarci su ciò che accade.E, soprattutto i più giovani, con noi, ci addormentiamo, annoiati da una lezione che non ci interessa.Pietro Massai

3 commenti:

  1. È si... un bel problema quello delle informazioni.. pensa un po', 5000 anni fa c'erano gli dei e dovevi fare le cose o morivi fulminato; 2000 anni fa è nato Dio che dice che siamo a sua immagine e somiglianza e dobbiamo seguire i suoi dettami per stare bene, 400 anni fa c'è stato Galieleo che ha detto "O scemi, se un si dimostra 'ome si fa a dì che l'è vero!?". Oggi, come sempre, ci sono tante persone che pensano come 5000, 2000, 400 anni fa, il problema è che la tecnologia da troppe informazioni per il nostro piccolo cervello.
    Che fare? Credere agli dei, a dio o alle dimostrazioni? Beh, questa è una scelta libera (per ora)...
    Io credo che il futuro non sarà umano, o meglio, non umano secondo quello che io adesso intendo per umano... siamo molto bravi ad apprendere, versatili, mangiamo un po' di tutto.. ma siamo troppo.. come dire...ribelli. La nostra natura fin da quando ci siamo distaccati dal regno animale (distaccati in senso astrattivo cognitivo) è stata contraddistinta dalla ribellione. Agli altri animali, all'acqua, alla scomodità... ma ora sto divagando.
    Il pensiero che volevo condividere è che l'uomo si estinguerà nella visione umana che noi abbiamo. Le macchine o comunque nuove entità cyborg saranno il prossimo passaggio evolutivo. Noi con il nostro cervello neuronoso non siamo abbastanza veloci e capaci.
    Oppure reset. E tutti a zappare felici.

    Chissà...
    :)

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. Probabilmente in un orwelliano momento in cui l'informazione deve essere centellinata per non esserne sommersi e personalmente esaminata per non restarne fregati, il reset lo prendo con un sorriso...

    ma ci penso.

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