domenica 3 marzo 2013

Cultura all'Antella


Teatro Antella, zero soldi dalla Regione 
"Così non è possibile andare avanti"

Lo sfogo di Riccardo Massai, regista e direttore artistico dello spazio. Dove hanno recitato Lo Cascio, Rezza, Placido. E dove ora si cancellano gli spettacoli, come "La bella e la bestia" con Silvia Guidi e Carlo Monni. "Eppure, bastavano 20 mila euro"

di ROBERTO INCERTI
Qualità addio. Il Teatro Comunale dell'Antella diretto dal bravo regista Riccardo Massai - collaboratore di Luca Ronconi - è uno dei teatri periferici più creativi della regione: spettacoli di grande interesse, artisti di valore, una piccola sala sempre piena, l'attenzione dei media, una compagnia - Archetipo - capace di interpretare spettacoli che, grazie alla regia di Massai stesso, si sono sempre imposti per profondità e originalità di lettura. La Regione Toscana però non la pensa così, tanto che ha azzerato i finanziamenti, a favore di altre realtà. Questo ha portato ad annullare l'attesissima produzione "La bella e la bestia" che doveva andare in scena dal 7 al 17 marzo col popolarissimo attore Carlo Monni e la dea del teatro off Silvia Guidi, regia dello stesso Massai. Di fronte a questo assurdo, chiediamo spiegazione al regista: "Le ragioni dello scarso punteggio ottenuto per raggiungere il finanzaimento regionale sono state, cito testualmente: "una poco coerente attenzione e interesse della critica di settore e dei media. E poche coerenze nei contenuti e nelle caretteristiche del progetto produttivo e nell'organizzazione".

E' vero però che la stampa ha seguito con interesse e paginate il lavoro di Riccardo Massai, per esempio molto di più di altre realtà che hanno invece ottenuto finanziamenti maggiori. 
"Ci è stato rimproverato di non avere recensioni. Ma del resto, al di là di grandi eventi nessuno recensisce più".

Ma i giornalisti di settore sono mai venuti a vedere i vostri spettacoli? 
"Certamente che sono venuti e ci hanno anche molto apprezzato. Sul nostro lavoro nel corsi del tempo sono uscite intere paginate fatte da firma autorevoli".

Qual è il suo stato d'animo? 
"Sono profondamente demotivato. Il mio mestiere è creare spettacoli e mi vergogno per questo non riconoscimento, perché vuol dire che forse non ho fatto un buon lavoro. Eppure, oltre alle nostre produzioni, noi siamo riusciti a portare all'Antella grandi nomi come Lo Cascio, Paiato, Cristicchi, Rezza, Scabia, Giovanni Crippa, Carla Fracci, Scimone e Sframeli, Ceronetti, Placido, Piera degli Esposti".

In parole povere, quanto sarebbe bastato come finanziamento regionale per fare "La bella e la bestia". 
"Bastava mantenere il finanziamento dello scorso anno di circa 20.000 euro".

(02 marzo 2013)


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