Quando piove in Italia è sempre un casino. Le strade
collassano sotto gli ingorghi. I clacson urlano all'unisono nell'aree e nessun
pedone rischia il vestito per strada.
Quando piove in India sembra che lacrime di felicità di un
dio contento siano donate alla terra e le persone alzano le braccia al cielo
per accoglierle.
Quando piove in Italia ed entri in un bar la gente ti guarda
male perchè stai sporcando il pavimento in cotto con le tue scarpe infangate e
ti senti in colpa ad avvicinarti al bancone.
Quando piove in India non entri nei bar, perchè il caffè
(quando lo trovi) lo prendi fuori, sotto la pioggia che rinfresca e resti a
godere, pensando che se vai al bancone per pagare va bene, basta che le scarpe
le lasci fuori.
Quando piove in Italia i metereopatici piangono.
Quando piove in India tutti ridono.
Quando piove in Italia i ricchi ti guardano male se non ti
ripari.
Quando piove in India fanno lo stesso.
Schiavi di un benessere dipinto che non ha senso, ti
scrutano dall'alto in basso e, se non è quello il tuo posto, ti buttano fuori
anche con il diluvio. Cosa fa nascere ovunque il disprezzo se non la necessità
di sentirsi importanti?
Quando invece rimetti a posto le tue cose e, con gli altri
reietti, sorridendo, esci dalla stanza mentre dici "si faccia
inculare", loro restano a bocca aperta.
In Italia per quella spontaneità che non è sfacciataggine,
loro capiscono che hanno sbagliato.
In India perchè non capiscono proprio. Ma capiscono di aver
sbagliato.
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